Guarino Guarini

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Guarino Guarini, Padre Teatino e architetto (Modena 1624 – Milano 1683)

Guarino Guarini

Esponente del barocco piemontese, prosegue la ricerca borrominiana; i suoi edifici non mirano all’unità, ma a un sorprendente collegamento di parti individualmente distinte, nelle quali ogni norma tradizionale è sistematicamente contraddetta.

Entrato nell’ordine dei Teatini (1639), compie il suo noviziato a Roma. Tornato a Modena (1649-55) vigila con il padre Castagnini alla costruzione di San Vincenzo e dell’annesso convento. Nel 1655, dopo aver insegnato filosofia, è eletto preposto, ma per contrasti col principe Alfonso lascia Modena. Nel 1660 lo troviamo a Messina, dove costruisce la facciata concavo-convessa dell’Annunziata (distrutta nel terremoto del 1908) e progetta la chiesa dei Somaschi, del cui disegno ci resta un’incisione.

Nel 1662 torna per qualche tempo a Modena, poi viene chiamato a Parigi, ove progetta Sant’Anna Reale per i teatini, interrotta e poi ripresa nel 1714 (distrutta nel 1820). A Parigi insegna teologia e pubblica i Placita philosophica (1665), in cui è difesa la concezione geocentrica dell’universo. Soggiorna probabilmente anche in Spagna: a Lisbona si trovava la sua chiesa di S. Maria della Divina Provvidenza, distrutta nel terremoto del 1755.

È attivo a Torino dal 1666 nella costruzione di S. Lorenzo, iniziata nel 1634 e poi sospesa, nel 1668 è nominato dal duca Carlo Emanuele II (1634-75) primo ingegnere e matematico di corte e gli viene affidato il cantiere della cappella della Sindone, ad un punto di stallo da ormai molti anni per problemi statici. Nel 1678 amplia il palazzo di Racconigi e nel 1679 inizia, per i gesuiti, il Collegio dei nobili, ora sede dell’Accademia delle Scienze e del museo Egizio di Torino; progetta inoltre la chiesetta di Santa Maria di Altötting a Praga. L’opera civile più importante di questo periodo è il palazzo Carignano.
Progetta inoltre la Porta del Po, il santuario di Oropa e la chiesa di San Filippo. Tardi progetti non eseguiti sono quelli per San Nicola a Vicenza, San Filippo a Casale Monferrato, San Gaetano a Nizza Monferrato (costruita più tardi con disegni di Vittone). Tornato a Modena nel 1680, lavora al completamento di Palazzo ducale e muore a Milano nel 1683.

Tre anni dopo la sua morte escono a Torino i Disegni di architettura civile ed ecclesiastica, anticipazione dell’Architettura civile, pubblicato postumo da Bernardo Vittone nel 1737.

Per approfondimenti si veda: G. DARDANELLO, S. KLAIBER, H. MILLON (a cura di), Guarino Guarini, Umberto Allemandi & C., Torino 2006.

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